
La radice di liquirizia: coltivazione e raccolta in Italia
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Camminare tra i campi di liquirizia è come vivere un viaggio nel tempo. La radice di liquirizia (Glycyrrhiza glabra) non è solo un ingrediente naturale apprezzato in erboristeria e pasticceria, ma un vero patrimonio agricolo italiano. Coltivata e raccolta da secoli, racconta la storia di un legame profondo tra uomo e natura.
Coltivazione della radice di liquirizia
La pianta di liquirizia ama i terreni sabbiosi e ben drenati, tipici delle zone costiere del Sud Italia. Dopo la semina, occorre attendere 3-4 anni prima di poter raccogliere le radici. In questo periodo i rizomi crescono sottoterra, arricchendosi delle sostanze aromatiche che li rendono unici.
La coltivazione della liquirizia non richiede grandi interventi, se non la cura del terreno e la protezione dalle erbe infestanti. È un’agricoltura lenta e rispettosa, che segue i ritmi naturali senza forzature.
Raccolta della radice di liquirizia
La raccolta della radice di liquirizia avviene in autunno, quando la pianta inizia a seccarsi. I contadini scavano in profondità con aratri o manualmente, portando alla luce rizomi che possono arrivare a due metri di lunghezza.
Dopo la raccolta, le radici vengono lavate, selezionate ed essiccate al sole, pronte per diventare bastoncini, polvere o estratti destinati all’industria dolciaria, all’erboristeria e alla produzione della tipica liquirizia italiana.
Le zone di produzione principali in Italia
L’Italia è uno dei maggiori produttori di liquirizia di qualità . Le aree più importanti sono:
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Calabria: soprattutto nelle province di Cosenza e Rossano, dove nasce la celebre Liquirizia di Calabria DOP, considerata una delle migliori al mondo.
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Basilicata: lungo la costa ionica, in terreni sabbiosi che favoriscono lo sviluppo dei rizomi.
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Puglia e Sicilia: altre regioni con una lunga tradizione nella coltivazione della liquirizia.
Un tesoro della tradizione italiana
La radice di liquirizia italiana è molto più di un prodotto agricolo: è cultura, storia e identità . Ogni radice estratta dalla terra porta con sé il lavoro dei contadini, la pazienza dell’attesa e il gusto intenso di un patrimonio naturale unico.